Il Futuro che Vorrei – Il progetto

“Il futuro che vorrei” non è solo il nome di un percorso artistico-espressivo che i giovani scout della sezione CNGEI di Trento stanno vivendo, ma sarà anche il titolo dell’opera d’arte murale che essi dipingeranno, lungo il sottopassaggio che collega la città di Trento alla nuova Biblioteca Universitaria.

L’opera è frutto delle suggestioni, delle idee, delle riflessioni che i ragazzi e le ragazze scout hanno maturato sul futuro, in un percorso educativo che li ha portati a conoscere le diverse forme di arte e il muralismo in particolare, con un’attenzione alla street art utilizzata come strumento di attivismo legati a temi di ambientalismo, tutela dei diritti e cittadinanza attiva. L’opera murale è stata concepita non solo come un abbellimento di un bene comune, ma anche come un’opportunità di lanciare un messaggio alla cittadinanza, un messaggio di speranza ma anche di responsabilità del singolo nei confronti del futuro. I ragazzi e le ragazze hanno espresso, nelle loro riflessioni, un’ambivalenza di visioni di futuro: da una parte una grande preoccupazione per l’ambiente e l’inquinamento, dall’altra la grande possibilità di trasformare il futuro in un luogo abitabile, sostenibile e senza discriminazioni. Più volte durante il percorso è stato detto che “il futuro è già qui”, perché dipende (anche) dalle nostre piccole scelte quotidiane fatte nel presente. Ecco quindi la scelta di raffigurare entrambi gli scenari, quello più cupo e quello più sostenibile, utilizzando la stessa palette di colori (verde e viola) per dire che non sono opposti ma possono essere entrambi possibili: dipende da noi quale si concretizzerà. Il gesto del protagonista, centrale, è emblematico: ciò che ognuno di noi nutre sarà ciò che avrà più forza, che germoglierà e crescerà.

Le Fabbriche – il loro fumo incombente rappresenta la solitudine, la paura del futuro, le scelte non sostenibili. Alcune ciminiere sembrano spuntare dalla schiena del protagonista, a simboleggiare il bagaglio di scelte sbagliate a livello di sfruttamento di risorse ed inquinamento- fatte in passato da chi ci ha preceduto – che ci portiamo addosso.

Bambin* Scout – È il/la protagonista. Volutamente non chiaramente identificato per far immedesimare tutti e tutte le scout. È giovane perché ha il futuro davanti a sé. Compie con consapevolezza un generoso gesto di cura, semplice ma potente, che racchiude in sé una forza antica e al contempo proiettata nel futuro. È un rimando alla buona azione dello scoutismo, alla gentilezza rivoluzionaria capace di migliorare il mondo. È scegliere da che parte stare, consapevoli della responsabilità del singolo e della comunità nei confronti del mondo che ci circonda.

Annaffiatoio – È l’oggetto che tutti i gruppi scout hanno rappresentato parallelamente riferendosi al concetto di “aiutare a crescere”. È un oggetto che nutre, che rinfresca, che dà vita. Simboleggia la capacità di dare ciò che si ha dentro, i propri valori, ciò che si è. Al suo interno è rappresentata una galassia, con la stella polare che guida il cammino e la navigazione. Ricorda la veglia alle stelle, il fare una promessa alla luna come promessa a se stessi, rimanendo innanzitutto fedeli a ciò che si è.

Città del Futuro – con case futuristiche, fonti di energia rinnovabili, fabbriche attente mescolate ad alberi e parchi, natura integrata e non più separata dalla città. È ciò che i ragazzi hanno immaginato come luogo abitabile ed inclusivo, verde e semplice, armonioso e pacifico.

Germogli che Crescono – È la vita che cresce grazie alle nostre azioni responsabili già oggi.

Nelle venature scorrono riflessi di futuro, dello stesso colore del protagonista: sono suggestioni, piccole idee rivoluzionarie, desideri dei ragazzi e delle ragazze troppo importanti per non essere inserite nell’illustrazione. Sono piccoli concetti, ognuno dei quali frutto di una riflessione: le risorse alimentari e lo spreco del cibo, l’uso della tecnologia a servizio dell’uomo e della natura, l’attenzione dello sguardo verso il mondo e verso gli altri, il prendersi cura del cuore (proprio e altrui), l’importanza dei libri e dell’educazione che apre orizzonti, la felicità nelle piccole cose, il desiderio di pace infinita… tante suggestioni che verranno spiegate ai passanti attraverso un QRcode dipinto che rimanderà ad una spiegazione online, del murales ma soprattutto del processo che lo ha generato.